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Spina è una frazione del Comune di Campello sul Clitunno (PG). Con questo nome sono indicati due paesi distinti. SPINA NUOVA è una villa percorsa dall'omonima strada, la Via della Spina, che veniva anticamente usata per raggiungere la Valnerina, Sellano, Verchiano e Colfiorito. Essa è sul versante spoletino, prima del valico. Dopo il valico, verso Cammoro, si trova invece SPINA VECCHIA. Il paese di Spina Nuova si trova a 869 metri sul livello del mare ed è abitato da 33 residenti. La Spina di Campello fa parte dell'associazione nazionale Città del Tartufo. Il territorio circostante, prettamente montuoso, è ricoperto da boschi ed è molto facile trovare e raccogliere il tartufo.

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IMMAGINI VARIE

Video Durata 04' 06''



venerdì 29 luglio

interviste: STEFANO MEZZANOTTE       riprese: ANDREA PENCHINI

IMMAGINI ORCHESTRA


Video Durata 15' 02''


STAFF

Video Intervista Durata 16' 46''

CORRADO ZUALDI

Video Intervista Durata 04' 46''

ERIKA CLERINI

Video Intervista Durata 04' 53''

SANTINO FORTUNATI

Video Intervista Durata 04' 03''

 
domenica 17 luglio


CACCIA ALLA VOLPE SIMULATA

Video
Durata 10' 56''



In tutta l'area è frequente il rinvenimento di reperti romani, a testimonianza dell'antica frequentazione. Il vecchio castello di Spina (Castrum Spine) fu edificato tra il XII ed il XIII Secolo, a guardia dell'antica via. Durante il periodo del Ducato di Spoleto la sua funzione era vitale per mettere in comunicazione la piana spoletina con i territori montuosi del nord-est: gli Statuti di Spoleto del 1296 la citano per via della sua rilevanza. Un documento del 1258 ricorda sia una rocca che un castello di Spina; alla fine del XIII secolo gli spoletini radunarono nel castello di Spina tutti gli abitanti sparsi, assieme a quelli di Acera, dandogli statuti e podestà. Nel 1326 il castello dovette essere occupato dal maresciallo della Curia Ducale, per cacciare via da esso i briganti che lo avevano conquistato. Nel 1361 risultava appartenere al distretto della città di Spoleto. I conti di Campello lo ebbero come feudo personale, tanto che, dal 1410 al 1438, Lanfranco Campello vi si ritirò con la famiglia, facendo costruire l'omonima torre; nei decenni successivi, tali architetture andarono in rovina e l'erede, Eurialo Campello, rivendette tutti i diritti e possessi della famiglia. Nel 1522 prese parte alla ribellione contro Spoleto, conclusa però con un ritorno all'obbedienza.







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