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In
tutta l'area è frequente il rinvenimento di reperti romani,
a testimonianza dell'antica frequentazione. Il vecchio castello di
Spina (Castrum
Spine) fu edificato tra il XII
ed il XIII Secolo,
a guardia dell'antica via. Durante il periodo del Ducato di Spoleto la sua
funzione era vitale per mettere in comunicazione la piana spoletina con i territori montuosi del
nord-est:
gli Statuti di Spoleto del 1296 la citano per via della sua
rilevanza.
Un documento del 1258 ricorda sia una rocca che un
castello
di Spina; alla fine del XIII secolo gli spoletini radunarono nel
castello di
Spina tutti gli abitanti sparsi, assieme a quelli di Acera, dandogli statuti e
podestà. Nel 1326 il castello dovette essere
occupato
dal maresciallo della Curia Ducale, per cacciare via da esso i briganti
che lo
avevano conquistato. Nel 1361
risultava appartenere al distretto
della città di Spoleto. I conti di Campello lo ebbero come feudo
personale,
tanto che, dal 1410 al
1438, Lanfranco Campello
vi si ritirò con la famiglia, facendo costruire l'omonima torre; nei
decenni
successivi, tali architetture andarono in rovina e l'erede, Eurialo
Campello,
rivendette tutti i diritti e possessi della famiglia. Nel 1522 prese parte alla ribellione
contro
Spoleto, conclusa però con un ritorno all'obbedienza.
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